Cervelli in fuga dall’Abruzzo.

Si fa un gran parlare di “cervelli in fuga” e questi viaggi senza ritorno riguardano anche moltissimi abruzzesi, formatisi nei nostri atenei con una didattica di qualità, ma rifiutati dal mondo del lavoro locale. Eppure, dovremmo cercare di trattenere questi “cervelli”, attraverso una collaborazione reale fra università e imprenditoria, affinché i professionisti abruzzesi trovino una domanda all’altezza delle loro competenze.